Vickie Vainionpää: Metamorphoses
Vickie Vainionpää: Metamorphoses
Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio (CE)
Opening Saturday 27th of May 2023 at 6:00 pm From the 28th of May to the 15th of July 2023

Vickie Vainionpää: Metamorphoses
27 maggio, 2023-TBC
La Galleria Nicola Pedana presenta Metamorphoses, la prima mostra personale istituzionale della pittrice canadese Vickie Vainionpää presso il Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
È stato il teorico dei media americano John Culkin a esclamare “Noi modelliamo i nostri strumenti e successivamente i nostri strumenti ci modellano” – non ci può essere affermazione migliore che racchiuda l’intento della pratica di Vainionpää. Attraverso la combinazione di software digitali generativi e tradizionali processi di pittura a olio, Vainionpää offre un’indagine unica sulle espansioni contemporanee, e dunque possibilità, della continua vitalità dell’arte astratta.
Gli strumenti sono entrambi sia soggetto che processo nella pratica di Vainionpää, per cui le forme biomorfiche simulate sono dettate dal caso, nella forma di un linguaggio del computer.
Queste morfologie quasi organiche sono scrupolosamente manifestate come tele a olio su larga scala, colmando le obsolete opposizioni binarie di analogico e digitale attraverso un’abile fusione di tecnologie tradizionali e all’avanguardia; un’estetica che Vainionpää stessa definisce astrazione assistita da computer.
Il titolo della mostra, Metamorphoses, è un’allusione non solo ai processi di traduzione utilizzati nell’opera dell’artista, ma anche al rapporto in continua evoluzione che la pittura ha condiviso con le tecnologie del suo tempo; la singolare location espositiva conferma e consolida questo fatto.
La vita precedente del Belvedere San Leucio come fabbrica di produzione di seta nel XVIII secolo utilizzava le tecnologie più avanzate dell’epoca; nella pratica pittorica di Vainionpää riecheggiano in modo appropriato questi collegamenti temporali e spaziali, in cui i temi della tecnologia e del progresso intrecciano storie e narrazioni tra luogo, artista e processo. Più direttamente, tuttavia, le opere in questa mostra fanno riferimento al poema epico di Ovidio Metamorfosi, in particolare al Trionfo di Bacco e Arianna, una scena che adorna il soffitto della Grande Sala da Pranzo in un affresco del pittore neoclassico italiano Fedele Fischetti. In quella che potrebbe essere definita una rivisitazione post-digitale di Fischetti, la serie Gaze di Vainionpää (2022-oggi) risponde all’ affresco Leuciano utilizzando un software di tracciamento oculare per tradurre direttamente il proprio sguardo in un’opera fatta di curve, linee e di Bézier visualizzate; l’atto stesso di guardare, attraverso il conferimento tecnologico, funge da un canale di interpretazione e trasformazione.
Dando forma e prendendo forma dagli strumenti e dalle tecnologie del suo tempo, Vainionpää dà una risposta alla straordinaria location e al contesto del Belvedere di San Leucio trasformando così i temi della tecnologia, dell’origine, del luogo e del processo.
Testo di James Frew.
ENGLISH TEXT
Vickie Vainionpää: Metamorphoses
May 20th, 2023 – TBC
Nicola Pedana Gallery presents Metamorphoses, the first institutional solo show by Canadian painter Vickie Vainionpää at the UNESCO World Heritage Site of The Belvedere San Leucio.
It was the American media theorist John Culkin who exclaimed “we shape our tools and thereafter our tools shape us” – there can be no greater statement which encapsulates the scope of Vainionpää’s practice. Through her combination of generative digital software and traditional oil painting processes, Vainionpää offers a unique investigation into the contemporary expansions, and indeed possibilities, of abstract art’s continued vitality.
Tools are both subject and process in Vainionpää’s practice, whereby simulated biomorphic forms are dictated by chance, in the form of a computer script. These quasi-organic morphologies are painstakingly manifest as large-scale oils on canvas, bridging the outdated binary oppositions of analogue and digital through an adroit amalgamation of traditional and cutting-edge technologies; an aesthetic Vainionpää herself refers to as computer-assisted abstraction.
The title of the show, Metamorphoses, is an allusion not only to the translative processes used in Vainionpää’s work, but to the ever-evolving relationship painting has shared with the technologies of its time; the unique exhibition location confirms and consolidates this fact. The Belvedere San Leucio’s former life as a silk production factory in the 18th century employed the most advanced technologies of the time; aptly echoed in Vainionpää’s painting practice are these temporal and spatial linkages, whereby themes of technology and progress weave together histories and narratives between place, artist, and process. More directly, however, works in this exhibition reference Ovid’s epic poem Metamorphoses, specifically, the Triumph of Bacchus and Ariadne, a scene which adorns the Grand Dining Room ceiling in a fresco by the Italian Neoclassical painter Fedele Fischetti. In what could be termed a Post-digital reimagining of Fischetti, Vainionpää’s Gaze series (2022 – Present) responds to his San Leucio fresco by utilising eye-tracking software to directly translate her own gaze of this work into visualised Bézier curves and lines; the act of gazing itself, through technological allowance, functions here as a conduit of interpretation and transformation.
Through shaping, and being shaped by, the tools and technologies of her time, Vainionpää’s response to the stunning location and context of The Belvedere San Leucio metamorphoses themes of technology, lineage, place, and progress.
Words by James Frew.
Bologna fiere 2023
INTERLOCKING COLORS - Group show

“Il percorso espositivo concepito appositamente per gli spazi della Galleria Nicola Pedana descrive un andamento circolare in cui si alternano figurazione e astrazione, forme geometriche ed espressive, natura ed artificio, simboli arcaici e tracce contemporanee. Interlocking colors rappresenta un affondo nel linguaggio della pittura così come viene intesa e rielaborata dalle ultime generazioni di artisti che, come dimostra l’esposizione, seppur distanti per formazione ed esperienze, sono accomunati da esigenze, temi e ricerche omogenee al punto da incastrarsi, come suggerisce il titolo della mostra, in un meccanismo formale e contenutistico che rende il dialogo fra le opere necessario, fluido e urgente. […]
Interlocking colors è un viaggio nella pittura contemporanea attraverso lo sguardo di cinque giovani artisti che nel percorso fra astrazione e figurazione decostruiscono le specificità del medium pittorico attraverso la messa in discussione delle categorie trans-storiche di superfice, disegno e colore, andando così a intrecciarsi reciprocamente sul ring della pittura, nel suo costante ripensamento come linguaggio tradizionale nella più stringente contemporaneità.
[Estratto dal testo critico di Chiara Pirozzi]
Vincenzo Rusciano Metal Novel

Vincenzo Rusciano Metal NovelChiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, Napoli.La mostra è realizzata sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee 2022ed è accompagnata da un catalogo con testo critico di Alessandra Troncone, edito da Iemme edizioni. "Strutture da cantiere che rimandano a equilibri precari sono al centro di questa nuova serie di lavori che viene presentata nel contesto della Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, dove proprio l’interferenza tra antico e contemporaneo ha già dato vita ad affascinanti sinergie. Tre strutture rimarcano questa relazione, fungendo da cornici di altrettanti racconti. Sono costruzioni mutuate da contesti diversi: un trabattello, un traliccio di quelli usati per gli spettacoli temporanei, un treppiedi da restauro. Le loro linee contornano elementi in sospensione alternati ad altri posizionati su estensioni metalliche. Manometri da cantiere, una volta tintinnanti nel registrare l’operazione di drenaggio d’acqua, appaiono come orologi dalle lancette immobili, segno di un tempo che si è fermato. Ed è così che prende vita il romanzo di metallo che dà il titolo a questa mostra: come note su un pentagramma dalla lucentezza metallica, come segni su uno spartito che si sviluppa nello spazio, i suoi elementi si dispongono a raccontare una storia materiale e immateriale”.[Testo di Alessandra Troncone estratto dal catalogo edito per l’occasione da Iemme Edizioni].
ArteFiera Bologna 2022
ArteFiera Bologna 2022 con un progetto dedicato agli artisti Giulio Malinverni, Roberto Pugliese e Marco Rossetti.
Mainolfi
Luigi Mainolfi / Mostra personale /
“TERRA DEL FUOCO” (la forma della pittura, il colore della scultura V)
Galleria Nicola Pedana Caserta
Inaugurazione 11 dicembre 2021 ore 12:00 / 21:00
Dal 12 dicembre 2021 al 6 febbraio 2022

TERRA DEL FUOCO (la forma della pittura, il colore della scultura V)
di Enzo Battarra
Era il 1972 quando un giovane artista di Rotondi, della vicina Valle Caudina, installava una sua personale, una delle prime, nella galleria d’arte Studio Oggetto di Caserta. Il titolo era “Mangiate Mainolfi VIII” e lui era proprio Luigi Mainolfi, l’ottavo a portare quel nome e cognome a Rotondi. L’anno dopo sarebbe partito per Torino e da lì avrebbe proseguito una sua eccezionale carriera, costellata di partecipazioni alle più importanti rassegne d’arte internazionali, come la Biennale di Venezia, e di mostre personali nei più prestigiosi musei di ogni Paese. Bene! Ora Luigi Mainolfi torna nella sua Caserta degli esordi per una nuova mostra personale, torna da artista consacrato. Ad accoglierlo la galleria Nicola Pedana, spazio espositivo che da anni ormai ha raccolto l’eredità dello Studio Oggetto di Massimo De Simone e sta portando alto il nome di Caserta negli scenari internazionali dell’arte contemporanea.
Come assessore alla cultura della città di Caserta non posso che essere felice per il ritorno in città di un’artista così straordinario, che sta curando personalmente l’allestimento della mostra e che parteciperà all’inaugurazione, pronto a incontrare i visitatori. Affascinante il titolo della personale, che è “Terra del fuoco”, cui si accompagnano le parole magiche di Luigi Mainolfi: “La forma della pittura, il colore della scultura”. E la mostra vivrà proprio dell’intreccio tra la sua scultura che inventa strutture plastiche zoomorfe, ovvero animaloidi fantastici, e la terracotta a parete, rossa come il fuoco che cuoce la terra. Il fuoco è per questo artista energia, vigore, creatività. È spirito sacro rubato dagli uomini agli dei, è calore, è luce, ma è anche materia da plasmare. Agli dei Luigi Mainolfi ha rubato il fuoco, ma al tempo stesso ha saputo dargli forma e consistenza. È come essere un’unica figura mitica, un po’ Prometeo, un po’ Vulcano.